Ciao, sono Paolo Svegli, ingegnere gestionale, Coach Aziendale e trainer di Programmazione Neuro Linguistica di terza generazione.
Perché nel mondo in cui viviamo, in cui dobbiamo essere efficienti, dobbiamo correre, stare attenti a chi ci vuol fregare, non è sempre facile fermarsi e riflettere su come riuscire a vivere felicemente…
Siamo costantemente portati a pensare che per avere successo si debba soffrire, si debba sacrificare anche la cosa più importante che c’è…
Questo è quello che la maggior parte di noi pensa quando è davanti ad una sfida, ad un traguardo nella vita e nel lavoro.
E tu? Cosa pensi se ti dicessi che c’è un modo per vivere felici raggiungendo i propri obiettivi senza dover per forza sacrificare qualcosa?
Mi viene in mente quella volta che Steve Jobs aveva 12 anni ed era appassionato di roba elettronica. Voleva costruire una cosa elettronica e gli serviva un piccolo aggeggio di cui non ricordo il nome che aveva un tizio che si chiamava Bill Hewlett, quello che poi è diventato famoso come quello di Hewlett Packard.
E cosa fa Steve Jobs a 12 anni con il suo sogno di realizzare quest’aggeggio elettronico?
Prende la guida del telefono, cerca Bill Hewlett, lo trova e lo chiama. E gli dice: “Ciao, sono Steve Jobs, ho 12 anni devo costruire quest’aggeggio e mi servirebbe quella cosa lì che hai te. Come posso fare ad averne uno? Non è che te ne hai uno che, non è che ne hai uno che ti avanza?”. Non è che gli ha detto quanto costa, gli ha detto “Sai ho 12 anni…”
Bill Hewett si è fatto una risata prima, poi ha capito che dall’altra parte c’era qualcuno che credeva nei suoi sogni.
C’era qualcuno che era disposto a giocarsela per realizzare i suoi sogni.
L’ha incontrato, gli ha dato l’aggeggio che gli serviva e gli ha anche offerto di vivere nel suo paradiso di quel momento, cioè di andare a lavorare per lui nell’area della sua azienda che realizzava quegli oggetti elettronici per cui Steve Jobs in quel momento aveva una vera e propria passione. Fantastico!
ALLORA TI RACCONTO UNA STORIA!
Dicono che la via per l’inferno sia lastricata di buoni propositi…
Ma tu distingui tra i buoni propositi e gli obiettivi?
Dimagrire è un obiettivo o un buon proposito? E guadagnare di più? E cambiare lavoro? E passare più tempo in famiglia? Nessuno di questi è un obiettivo e quindi non essendo formulato come obiettivo ben posto porterà più facilmente all’inferno della frustrazione delle “diete che non funzionano”, dei “lavori di m…”, del “tempo che non basta mai…” che non ad un risultato di cui essere soddisfatti.
Dicono che:
Ma tu hai mai notato quanti ruoli hai veramente nella vita? Sei solo un imprenditore o un commerciante o un professionista o sei anche una mamma, un babbo, un figlio, un investitore, uno sportivo, un amico… sai come stanno andando le altre aree della tua vita? Quand’è l’ultima volta che ti sei fermato a farne un bilancio?
Questi sono alcuni dei temi del percorso: Come raggiungere i tuoi obiettivi
Se sai dove stai andando puoi decidere di cambiare rotta, e se vuoi andare da un’altra parte è meglio che prima tu decida dove…
Perché prepararsi sui proprio obiettivi rende poi facile giorno dopo giorno vivere i propri sogni.
Sotto la guida del coach che ci stimolerà con domande e riflessioni per:
Allora chiedimi informazioni su come partecipare ad un percorso che ti consentirà di prendere consapevolezza di cosa vuoi veramente e di tracciare la via per vivere i tuoi sogni, ogni giorno.
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